Il recente Decreto Legge n. 39/2024, entrato in vigore sabato 30 marzo, ha introdotto significative modifiche riguardanti le opzioni per la cessione dei crediti o lo sconto in fattura, la disciplina riguardante la remissione in bonus, la trasmissione dei dati relativi alle spese agevolabili fiscalmente, e l’utilizzabilità dei crediti derivanti dai bonus edilizi e sulle compensazioni di crediti fiscali.

L’articolo 1 delinea la soppressione delle opzioni per lo sconto in fattura o per la cessione del credito al posto delle detrazioni, per i lavori successivi all’entrata in vigore delle nuove norme, se eseguiti da specifici soggetti come Iacp, cooperative di abitazione a proprietà indivisa e enti del Terzo settore. Tuttavia, questa soppressione non si applica agli interventi su immobili danneggiati da eventi sismici, mantenendo l’agevolazione fino all’esaurimento dei fondi disponibili.

Prevede poi un regime transitorio che permette l’applicazione delle disposizioni previgenti più favorevoli per spese sostenute in relazione a interventi per i quali sono stati rispettati determinati requisiti preesistenti.

L’articolo 2 esclude l’applicazione dell’istituto della remissione in bonus fino al 15 ottobre 2024, risolvendo così il problema dell’acquisizione tempestiva dei dati sull’ammontare delle opzioni esercitate e delle cessioni stipulate, e permette la sostituzione delle comunicazioni di esercizio delle opzioni relative alle spese sostenute nell’anno 2023 e alle cessioni delle rate residue non fruite delle detrazioni riferite agli anni 2020-2022 entro il 4 aprile 2024.

Gli articoli 3 e 4 del decreto hanno invece impattato sulla procedura di trasmissione dei dati relativi alle spese agevolabili e sulle disposizioni riguardanti l’utilizzabilità dei crediti derivanti dai bonus edilizi.

Con l’articolo 3 del Decreto Legge, si è voluto ampliare il patrimonio informativo riguardante l’ammontare delle spese sostenute o previste per interventi di efficientamento energetico e antisismico, nonché le percentuali di detrazioni ad esse associate. Una novità importante è l’introduzione di un meccanismo sanzionatorio per coloro che non trasmettessero tali informazioni, specialmente se relative a lavori già iniziati. Per i nuovi interventi, invece, è prevista la decadenza dall’agevolazione fiscale.

Secondo il comma 1 di questo articolo, i soggetti che effettuano spese per interventi di efficientamento energetico agevolabili devono trasmettere all’Enea, oltre ai dati già richiesti al termine dei lavori, ulteriori informazioni relative agli interventi agevolati. Queste informazioni includono i dati catastali dell’immobile, l’ammontare delle spese sostenute fino alla data di entrata in vigore del decreto e quelle previste per gli anni successivi.

Il comma 2, invece, stabilisce l’obbligo di trasmettere al “Portale nazionale delle classificazioni sismiche” i dati relativi agli interventi antisismici agevolabili, il comma 3 delinea i soggetti tenuti a effettuare queste trasmissioni, includendo coloro che hanno avviato i lavori entro una certa data e coloro che li avviano successivamente, il comma 4 specifica che i dettagli riguardanti queste comunicazioni saranno definiti successivamente con un decreto del presidente del Consiglio dei ministri, e, infine, il comma 5 stabilisce le sanzioni per l’omissione delle trasmissioni, mentre una clausola speciale è prevista per le omissioni relative a lavori avviati dopo una certa data.

L’articolo 4 del Decreto Legge mira a sospendere l’utilizzabilità dei crediti di imposta derivanti dai bonus edilizi per i contribuenti che hanno debiti nei confronti dell’erario superiori a una certa soglia. Questa misura è stata adottata per evitare che soggetti in debito con l’erario possano comunque beneficiare dei bonus edilizi.

Infine, vengono previste disposizioni per la verifica delle condizioni e l’applicazione di sanzioni in caso di compensazioni indebite.

In conclusione, il Decreto Legge n. 39/2024 ha introdotto importanti modifiche riguardanti le agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie, con l’obiettivo di migliorare la trasparenza delle informazioni e impedire abusi nell’utilizzo dei crediti fiscali.

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